La carne di coniglio offre diversi vantaggi; ricca di proteine, povera di grassi e colesterina, digeribile, adatta per ogni dieta: 100 gr di carne contengono circa 160 kcal/670kJ.
Essa appartiene alla categoria delle Carni Bianche, scarse di connettivo e perciò, particolarmente tenera e digeribile, e con un basso contenuto di colesterolo.
I conigli vengono allevati in modo naturale, dato che non sopportano cibi sofisticati, solo così producono carne qualitativamente superiore, permettendo variazioni culinarie di ogni tipo. Nei paesi del Sud si amano piatti con salse colorate e saporite, nel nord piuttosto arrosti e intingoli nel tegame.
Anche cuochi di fama internazionale hanno esercitato la loro creatività con questa tenera carne che non viene “stracotta” ma preparata a “ a la minute”, dorata o cotta a vapore, così da restare sugosa e delicatamente aromatica
MARINARE O NO?
Non è indispensabile, ma è sempre preferibile: la carne marinata, qualsiasi sia la cottura prescelta, acquista morbidezza, sapore e profumo.
La marinata secca è la più indicata per l’ animale da arrostire: è costituita da olio extravergine, erbe aromatiche in quantità (prezzemolo, maggiorana, timo, salvia, alloro), sale, pepe.
Lo stesso olio, inoltre, aiuta a tenere morbida la carne durante la cottura e va spennellato più volte.
La marinata umida, invece, è più indicata se il coniglio va brasato o stufato: è composta di erbe aromatiche, verdure tagliate grossolanamente (sedano, carote, cipolle) e un elemento acido come vino, aceto o succo di limone, che hanno il compito di ammorbidire le fibre della carne.
Il tempo della marinata varia dalle 4-5 ore a temperatura ambiente, a tutta la notte, in frigorifero.
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